La rivincita della carta stampata
Non è un segreto che ormai la nostra vita, e quindi il nostro business, si svolgano per la maggior parte on line.
Parliamo delle modalità di contatto di clienti, prospect e lead, ma anche della ricerca di informazioni che fanno parte del nostro processo di acquisto e di scelta.
Tuttavia ci sono cose che vanno ancora scritte sulla carta, oggi più che mai.
Se si chiama “marketing mix” ci sarà una ragione
Un buon “mix comunicativo” che si rispetti deve contenere la giusta percentuale di diversi ingredienti, e nessuno di questi deve essere casuale.
Non credete a chi vi dice che la comunicazione cartacea non si usa più.
Lo hanno detto anche dell’e-mail marketing, che invece prospera. Periodicamente qualcuno decide di “far morire” un canale di comunicazione, forse solo per spingerne un altro, ma la verità è che… udite udite: sono (quasi) tutti vivi e vegeti.
Non cambia il cosa, ma il come
È invece da capire bene che gli stessi canali e gli stessi strumenti evolvono nel tempo, e mai in maniera casuale.
Facciamo l’esempio delle email: all’inizio era la caccia ai data-base, a cui seguivano fiumi in piena di email generiche che, ad ondate più o meno irritanti, riempivano i nostri account di posta. Firewall santi subito.
Oggi il direct email marketing funziona alla grande, ma solo se super profilato.
La memoria della carta
È bella, permette grafiche pazzesche, unisce alla vista i sensi dell’olfatto e del tatto (e mettiamoci pure l’udito, per il suo fruscìo) ma tutto questo non è ancora il suo maggior pregio.
La carta è memoria allo stato puro
Memoria del passato perché tiene traccia di cose che altrimenti sarebbero svanite (email, concetti, nomi, indirizzi…) e memoria del futuro (meraviglioso paradosso), perché un biglietto da visita è un seme che potrebbe germogliare anche a distanza di mesi dalla sua “semina”.
Dalla carta al digitale sulla strada di mattoni gialli
Nel Mago di Oz Dorothy deve seguire un lungo sentiero di mattoni gialli per arrivare dal mago.
Allo stesso modo esiste un sentiero tracciato dalla carta al digitale perché i due mondi possano essere l’uno il pilastro dell’altro.
Ma come si crea un passaggio tra le due dimensioni?
Con il QR CODE.
Non più applicazioni da scaricare, improbabili angolazioni di scansione e mirabolanti atterraggi su home page generiche; ora i percorsi che collegano il digitale alla carta devono essere più che mai semplici e mirati.
L’advertising atterra sulla sua landing, l’invito all’evento rimanda al form di adesione: ecco come la carta stampata agisce da moltiplicatore, quadruplicando gli effetti dei canali digitali.
NFC: per conoscermi vieni più vicino
La tecnologia NFC (Near Field Communication) fa in modo che, semplicemente toccando con il nostro smartphone il supporto cartaceo dotato di QR code, ci si connetta al link desiderato.
Tutto merito di un chip piccolissimo che può così aprirci porte verso contenuti multimediali, video, realtà aumentata e interazioni proficue.
Quanto proficue? Eccovi qualche numero:
La carta stampata incrementa gli effetti della comunicazione pubblicitaria di
- 5,7 volte nel settore della finanza,
- 3 volte per il settore viaggi,
- 2,8 volte per il commercio al dettaglio e
- 1,7 volte per l'automotive.
Non solo brochure: quando la carta si fa gadget
Infine quando pensiamo alla carta non dobbiamo più visualizzare solo brochure e volantini, ma tutta una serie di prodotti ad alto tasso di creatività che si fanno portatori di messaggi di comunicazione molto efficaci.
Pensiamo a gadget fustellati che catturano l’attenzione e aumentano l’interazione del destinatario con il nostro messaggio, ed è solo un esempio.
Slow reading, better undestanding
Qualcuno una volta ha detto:
"Il web è dove andiamo a ottenere risposte, ma la stampa è dove andiamo a porci domande".
Allora facciamo in modo che il nostro target si ponga le domande giuste e poi trovi risposte altrettanto corrette.