Dall’Osservatorio Marketing B2B, progetto condotto in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, emerge come oggi anche il BtoB abbia scelto il digitale per le sue attività di marketing.
Nel 2019, una azienda del comparto su cinque aveva già investito in soluzioni digitali e il 38,5% prevedeva di farlo entro i successivi due anni (dati dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano).
Una seconda ricerca dell’Osservatorio, svolta tra il 2021 e il 2022, ha poi preso in esame un campione di 121 imprese, delle quali la maggior parte ha registrato, tra il 2019 e il 2020, un fatturato compreso tra i 10 e i 15 milioni di euro. Si tratta di aziende sono operanti nel nord Italia nei settori beverage, fabbricazione di macchinari, fabbricazione di autoveicoli, produzione di software e consulenza informatica.
Ecco alcuni risultati della ricerca:
Crescita del digitale
Aumenta la fiducia negli strumenti digitali e, di conseguenza, crescono le risorse allocate che risultano essere quasi il doppio, rispetto a due anni fa. Per fare dei numeri, oggi il BtoB investe mediamente il 5% del fatturato in marketing digitale.
Content lovers
Le aziende preferiscono attività che prediligano la creazione di contenuti, branded o informativi. Ancora qualche timidezza verso gli strumenti più “tecnici” e meno verificabili dai non addetti ai lavori.
Avanti con la Sales&Marketing Automation
I clienti sono sui canali digitali, dunque le vendite si spostano lì e questo vale sia per prodotti che per servizi.
Le attività di lead generation digitale sono consolidate e si afferma l’importanza dei processi di nurturing (contenuti, informazioni, stimoli) come attività fondamentali nel percorso di acquisizione di nuovi clienti.
Sempre più simili al BtoC
Il BtoB smette di sentirsi così diverso dalla vendita consumer e ne utilizza, reinterpretandole, alcune dinamiche.
Insomma, anche nel BtoB ormai il marketing digitale è la buona regola.
Tu lo usi già?